41_IL CASO NANOLAQ

IL CASO NANOLAQ. L’IMPORTANZA DELLA RICERCA UNIVAQ OGGI AL SERVIZIO DEL MONDO DEI BENI CULTURALI NAZIONALI E INTERNAZIONALI

Le nanoparticelle, delle quali oggi il mondo dei materiali innovativi non può fare assolutamente a meno per le loro peculiari proprietà ed utilizzo in tutti i settori del mondo moderno (industria automotive/aerospaziale, sensoristica, risanamento ambientale, fotocatalisi, biomedico, conservativo per monumenti di interesse storico/architettonico), hanno da subito presentato grossi limiti nella loro produzione per imbatto ambientale e bassissime quantità di produzione (temperature alte di esercizio, alte pressioni, consumi energetici elevati, apparati complessi, impiego di additivi organici o di sintesi, necessità di fasi secondarie per l’ottenimento di un prodotto puro…) Da qui la straordinaria ricerca portata avanti nel Laboratorio di Tecnologia dei Materiali e Chimica Applicata del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione e di Economia dell’Università degli Studi dell’Aquila, dove è stato inventato un metodo innovativo, oggi brevettato UNIVAQ, che ha trasformato in realtà la produzione di nanoparticelle mediante processi industriali scalabili ma soprattutto sostenibili, a bassissimo (oseremmo dire quasi nullo) impatto ambientale. Perché il caso NANOLAQ ? Perché l’Università degli Studi dell’Aquila ha fortemente voluto la nascita dello spin-off SNAPTECH srl, che ha avviato la produzione su scala industriale di bellissime nanoparticelle di idrossido di calcio, magnesio, ferro, rame, zinco, … UNIVAQ ha reso possibile, grazie all’Ufficio di Trasferimento Tecnologico, al progetto ProMiSE ed alla Prof.ssa Giuliana Taglieri, iniziatrice e promotrice della ricerca, alla sua esperienza acquisita nella progettazione, caratterizzazione ed applicazioni delle nanoparticelle prodotte nonché nello sviluppo tecnologico raggiunto, e coadiuvata dal suo gruppo di lavoro, la produzione e distribuzione su scala industriale delle nanoparticelle prodotte, ed oggi, NANOLAQ, uno dei prodotti dello Spin-Off SNAPTECH, ha raggiunto mercati nazionali ma anche internazionali approdando nel Nord America ed esattamente in Canada.

REFERENTI: Giuliana Taglieri – Dipartimento di Ingegneria industriale e dell’informazione e di economia (DIIIE)

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No, non è necessaria alcuna prenotazione per visitare i Popup della Ricerca.

I Popup della Ricerca sono posizionati all'ingresso del Parco del Castello, sul lato verso la Fontana Luminosa.

I Popup della Ricerca sono postazioni in cui l’Università degli Studi dell’Aquila, insieme a partner e collaboratori, espone in modo chiaro e semplice da comprendere, attraverso strumenti, immagini e dimostrazioni, anche interattive, i prodotti e le attività di diversi gruppi di ricerca, spaziando in ambiti scientifico-culturali molto diversificati e rivolgendosi a tutte le fasce di pubblico: cultori della materia, adulti e bambini.

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