Per l’edizione 2023 di Street Science il Museo Nazionale d’Abruzzo apre il Bastione Est del Castello Cinquecentesco dove è custodito l’imponente e raro fossile di Mammuthus meridionalis, rinvenuto accidentalmente nel 1954 da alcuni operai in una cava d’argilla presso Madonna della Strada. Il clima caldo e l’ambiente del Pleistocene, in Abruzzo e in altre zone d’Italia, grazie alla ricca presenza di laghi e paludi, favorivano la vita del grande mammifero vissuto 1.3000.000 anni fa. Dopo la sua morte il corpo del mammut, spostato dalla corrente di uno specchio d’acqua, si è adagiato sulla sponda ed è stato ricoperto da sabbie e argille che hanno creato un ambiente povero di ossigeno, favorendo la conservazione delle ossa e permettendo allo scheletro di arrivare fino al nostro tempo.
Il mammut presenta una sola zanna, l’altra potrebbe averla persa in un combattimento. La difesa, spezzandosi, ha generato una ferita che si è infettata rovinando l’osso. Questo non gli ha impedito, però, di continuare a vivere anche se per il grande peso, non più controbilanciato (la zanna pesa più di 100 kg), ha sviluppato una scoliosi.
Il Castello Cinquecentesco ha ospitato il Museo Nazionale d’Abruzzo fino al sisma del 2009. Dopo il terremoto una selezione delle raccolte è oggi ospitata al MuNDA, nel complesso dell’ex mattatoio comunale dell’Aquila, in via Tancredi da Pentima, di fronte alle 99 cannelle.
Carta d’identità del Mammut
Famiglia: Elephantidae
Genere: Mammuthus
Specie: meridionalis
Sesso: maschio
Anni:55
Peso: 11.500 kg (l’equivalente di 140 uomini)
Segni particolari: una sola zanna
Dieta: foglie
Biglietto di ingresso: tariffa intera € 5, ridotta € 3, gratuito per ragazzi al di sotto dei 18 anni e personale docente
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA PER GRUPPI DI OLTRE 20 PERSONE ALL’INDIRIZZO E-MAIL:
mn-abr.urp@cultura.gov.it